Obiettivo 5

L’obiettivo 5 si prefigge di indagare le relazioni tra il particolato e il virus e di comprendere se tali relazioni svolgano un ruolo nell’incremento della diffusione del virus, nella capacità infettiva del virus e nell’aggravamento degli effetti osservati in COVID-19. Compito dell’obiettivo 5 è anche quello di comprendere la diffusione dell’aerosol biologico all’interno di ambienti confinati (indoor).

Base razionale dell’obiettivo

L’inizio della pandemia di COVID-19 è stat segnato dalla drammatica estensione di contagi nelle Regioni del Nord Italia, tradizionalmente segnate da elevate concentrazioni di particulate matter (PM). Questo apparente legame fra inquinamento atmosferico e diffusione del nuovo coronavirus ha stimolato il dibattito sulla possibile associazione tra il particolato atmosferico e il bioaerosol attraverso cui si trasferisce il virus SARS-CoV-2. I pochi (e frammentari) studi di letteratura, riferiti alle possibili interazioni fra PM e virus respiratori, pur paventando un ruolo del PM nell’esacerbazione delle malattie respiratorie in generale, e delle sindromi influenzali in particolare, non sono ancor riusciti a fornire solide evidenze di una interazione fisico-chimica fra il PM e il virus, che sia in grado di facilitare il trasporto di particelle virali (virioni) integre, vitali e con sufficiente carica infettiva, o di una interazione tra i meccanismi molecolari del PM e del virus che possano contribuire a un’amplificazione dello stato di infiammazione, che entrambi sono in grado di indurre.

La discussione si è focalizzata essenzialmente su tre quesiti scientifici: 

  • se il PM possa svolgere un’azione di carrier del virus;,
  • se composti chimici tossici del PM possano inattivare il virus attraverso un’azione di lisi dell’involucro fosfolipidico (nucleocapside) e, in particolare, delle glicoproteine di membrana, che hanno un ruolo fondamentale nel tropismo del virus verso l’ospite; 
  • e se il bioaerosol, per sé, possa trasportare particelle virali vitali sulla lunga distanza, chiuse in droplets di dimensione inferiore ai 5 micron. 

 L’obiettivo 5 articolato in 4 attività

Attività 5.1 – Studio in silico di modellistica molecolare dell’interazione diretta tra le proteine di superficie del virus SARS-CoV-2 e PM 

Attività 5.2 Studi dell’interazione fra PM e SARS-CoV-2 mediante l’utilizzo di un virus modello e identificazione del microbioma ambientale 

Attività 5.3 – Studi degli eventi molecolari derivanti dall’interazione dei meccanismi di azione del PM e SARS-CoV-2 

Attività 5.4 – Studi dell’interazione della distribuzione del bio-areosol in ambienti confinati (indoor)